Museo di Vulci: “Finestre sull’arte” apre un dibattito

MASSA, 23 AGOSTO – “Si avvicina il 50° compleanno del Museo archeologico nazionale di Vulci. L’occasione suggerisce una riflessione sul nuovo allestimento, inaugurato nel 2016, che ha stravolto l’assetto originario del museo in maniera molto discutibile”. Con queste parole, Federico Giannini, fondatore e direttore di Finestre sull’arte, ha voluto aprire una riflessione sullo stato e le prospettive del museo situato nel pittoresco Castello della Badia, anche in vista di un rilancio dell’offerta culturale in territorio vulcente.

Federico GianniniGiannini si preoccupa della perdita dell’originale e armonico allestimento cronologico, che ben si integrava nell’architettura medievale del castello, sostituito invece da un percorso tematico e didascalico. Secondo l’autore, il nuovo allestimento, guidato dall’orientamento didattico, sacrifica l’esperienza estetica e l’importanza storica dei reperti. Nel lungo articolo su Finestre sull’arte, il direttore lamenta anche l’uso di “scenari” evocativi: invece di arricchire la comprensione – spiega – sembrano piuttosto limitare le possibilità interpretative del pubblico, rivolgendosi quasi esclusivamente a una platea giovane.

Giannini punta il dito su una serie di elementi discutibili nel nuovo layout, come l’uso incoerente di font e il pannello introduttivo posizionato in modo scomodo, che insieme trasmettono un’impressione di “pervasiva sciatteria”. Secondo lui, la riduzione degli oggetti esposti e l’inadeguatezza dell’allestimento attuale rivelano una mancanza di rispetto per la pluralità di interessi e retroterra culturali del pubblico.

 

Ultime Notizie

Vulci nel Mondo

Il più grande database online di reperti dall' Etruria

Notizie correlate