TORINO, 23 APRILE – Una famiglia a Torino eredita reperti etruschi e dell’antica Roma, e lei restituisce allo Stato. Ceramiche apule, lucane e campane a figure rosse e buccheri etruschi sono stati confiscati e restituiti allo Stato italiano dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Torino, guidato dal tenente colonnello Silvio Mele. I vasi vengono da varie regioni italiane, in particolare da Puglia, Sardegna e dall’Etruria. Ne da’ notizia Quotidiano Piemontese.
“Un motivo di orgoglio nazionale”, ha detto Michele Lastella vicario della prefettura. Il recupero era avvenuto nel novembre del 2019, quando gli eredi di una famiglia residente a Torino hanno rinvenuto i manufatti nel corso di una successione e si sono resi conto che i beni archeologici dovevano essere denunciati alla Soprintendenza e ai Carabinieri.
“La tutela del patrimonio si compone di tanti elementi di cui l’attività investigativa è solo la fine, l’estrema ratio, il punto di partenza è la sensibilizzazione e questo episodio ne è un esempio”, ha detto il colonnello Silvio Mele, comandante del nucleo di tutela patrimonio culturale dei carabinieri di Torino: “Oggi celebriamo un grandissimo gioco di squadra. La collaborazione con la cittadinanza, con i commercianti, con i collezionisti per noi è importantissima”.
Vasi e ceramiche erano avvolte in vecchi giornali. Gli esami autoptici sui reperti, privi di qualsiasi documento di autorizzazione, hanno consentito di verificare che la collezione, estremamente eterogenea in relazione all’origine geografica dei beni, era stata creata negli anni Cinquanta e Sessanta attraverso l’acquisto degli oggetti sul mercato antiquario italiano e estero.