LEX: Giustizia e Diritto dall’Etruria a Roma. Una mostra all’Ara Pacis

ROMA, 26 MAGGIO – Lex: Giustizia e Diritto dall’Etruria a Roma. All’Ara Pacis dal 27 maggio al 10 settembre una mostra presenta gli aspetti più significativi del concetto di Giustizia a Roma attraverso oltre 80 opere provenienti dalle collezioni dei Musei civici di Roma Capitale, di musei e istituzioni nazionali e da collezioni private.

Una sezione speciale della rassegna illustra in chiusura del percorso espositivo le attivita’ dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) che ogni giorno sono in prima linea per restituire alla giustizia e alla collettività beni illegalmente sottratti e venduti nel mercato nero. Il TPC presenta opere esposte per la prima volta al pubblico e che coprono un arco cronologico trasversale. Tra i pezzi anche la Stele di Auvele Feluske e il cratere attico da Costa Murata prestati dal Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia.

La mostra propone alcune riflessioni sul concetto di Giustizia e sull’ordinamento giuridico nella Roma antica, attraverso personaggi, luoghi, testi di legge. L’esperienza e la produzione giuridica di Roma antica costituiscono una imprescindibile eredità per lo studio del diritto e per lo sviluppo delle istituzioni giuridiche moderne.

La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è ideata ed organizzata dal Centro Europeo per il Turismo Cultura e Spettacolo con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. Mostra e catalogo, edito da Gangemi Editore, sono a cura dell’archeologo Vincenzo Lemmo.

Il percorso muove da premesse a carattere storico e sociale sul concetto di Giustizia, sul ruolo del Diritto nella società etrusco-italica e nel tessuto della Roma monarchica, per poi sottolineare l’importante passaggio da una tradizione orale ai vincoli dei dispositivi fissati dalla scrittura. Al di là di una contestualizzazione cronologica di alcuni fenomeni e istituti, l’obiettivo e’ di offrire al visitatore una panoramica degli elementi fondanti il diritto romano, la sua pervasività nella vita quotidiana di un civis, e le più importanti istituzioni giuridiche. Il percorso si snoda attraverso 11 sezioni tematiche.

Dalla prima, dedicata a narrazioni mitiche attraverso cui leggere aspetti sociali e culturali fondamentali a comprendere il concetto di Giustizia e la sua connessione con il mondo degli dèi e l’etica degli eroi, il percorso propone delle riflessioni sul diritto nella Roma monarchica, evidenziandone gli elementi essenziali, anche in virtù delle difficoltà legate alla scarsità delle fonti a disposizione. Forte era il legame tra giustizia, diritto e religione: l’esigenza era quella di una amministrazione della giustizia che facesse della repressione uno strumento necessario a mantenere in equilibrio il rapporto con gli déi, la pax deorum.

La parte centrale della narrazione si focalizza su alcuni temi caratterizzanti la politica e l’amministrazione della giustizia nella Roma repubblicana: da un importante momento di transizione, la codificazione scritta delle leggi, alle principali magistrature, fino al concetto di imperium e ai simboli che accomunavano alcune di esse, essenzialmente distinte per competenze. In questo contesto, una piccola finestra sulla quotidianità del lavoro del magistrato è offerta da alcune opere da collezione privata.

Il percorso offre poi una riflessione sulla persistenza della relazione tra politica, amministrazione della giustizia e religione in epoca imperiale: lo si legge attraverso le testimonianze delle rappresentazioni di Aequitas e Iustitia sulle monete e la personificazione di questi stessi concetti con membri della famiglia imperiale. La narrazione a carattere più generale si conclude con una sezione dedicata ai luoghi di amministrazione della giustizia, scenografia quotidiana dei processi, sia in epoca repubblicana che in epoca imperiale.

Nell’ultima parte della narrazione, il percorso si sofferma sulla pervasività del diritto e delle istituzioni giuridiche sulla vita quotidiana del cittadino romano attraverso gli esempi del matrimonio e della condizione servile. Non mancherà poi una sezione dedicata specificamente all’amministrazione della giustizia in ambito militare con rare e preziose testimonianze a mostrare simboli del potere e oggetti del giudizio.

 

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