VENEZIA, 12 SETTEMBRE – L’evoluzione dell’archeologia digitale è stata senza dubbio impressionante negli ultimi anni, e Venezia sta per ospitare un evento significativo in questo ambito. Lunedì 25 settembre, organizzato da Giovanna Gambacurta del Dipartimento di Studi Umanistici, dal VeDPh e dal Centro Studi Archeologia Venezia, si terrà all’Università Ca’ Foscari un dibattito sull’applicazione delle tecnologie digitali nello studio delle necropoli etrusco-italiche.
Le innovazioni digitali hanno rivoluzionato la gestione dei dati archeologici, permettendo una dettagliata elaborazione delle documentazioni di scavo, ricostruzioni tridimensionali e esperienze di realtà immersiva. Tuttavia, sembra che i contesti funerari siano rimasti in gran parte in ombra. Gli strumenti come il GIS e i database correlati hanno bisogno di una personalizzazione mirata per rappresentare adeguatamente l’evoluzione delle necropoli e la ricostruzione dei rituali funerari.
Il workshop veneziano mira a gettare luce su questa nicchia, esplorando le potenzialità e le sfide dell’utilizzo di strumenti digitali per riprodurre il paesaggio funerario. L’evento promuoverà l’adattamento di software esistenti – con un focus particolare su soluzioni open-source – e la creazione di nuove applicazioni specifiche per queste esigenze.
Il contesto funerario delle necropoli etrusco-italiche sarà al centro dell’attenzione. Sebbene siano stati conservati solo in pochi casi noti, questi paesaggi erano probabilmente una componente fondamentale delle prime città, servendo come potenti segni di visibilità e status.

All’apertura dell’evento, sono previsti i saluti di Franz Fischer del Venice Centre for Digital and Public Humanities (VeDPH) e Sauro Gelichi del Centro Studi di Archeologia Venezia (CeSAV). Tra le relazioni in programma: Carmine Pellegrino discuterà il GIS delle necropoli di Pontecagnano, riflettendo sulle implementazioni e sui problemi emergenti a un quarto di secolo dalla sua elaborazione. Alessandro Conti, Christian Mazet e Laura Maria Michetti presenteranno nuovi strumenti per lo studio delle necropoli orientali di Vulci. Massimiliano Grava, Emanuele Taccola e Lisa Rosselli analizzeranno la ricostruzione dei paesaggi funerari in Etruria settentrionale, concentrando l’attenzione sui casi di Pisa e Volterra. (@etruscantimes)