NARBOLIA, 4 LUGLIO – La comunità accademica e il mondo dell’archeologia sono in lutto per la tragica perdita di Carlo Lugliè, illustre professore di Preistoria e Protostoria all’Università di Cagliari ed “eroe silenzioso”, che ha sacrificato la propria vita per salvare quella del figlio undicenne della sua compagna.
Lugliè, oristanese di 58 anni, ha perso la vita tra le onde infide di Is Arenas, lottando contro le forze del mare per salvare il giovane ragazzo in difficoltà. Il maestrale soffiava forte e le acque del golfo esposto a nord ovest erano diventate quasi impraticabili. Ma il professore non ha esitato a tuffarsi per soccorrere il ragazzino e non ha mollato fino a quando il ragazzo non è stato al sicuro. Purtroppo, nonostante i tentativi di rianimazione, il cuore del professore si era ormai fermato.
La sua scomparsa è una perdita enorme per la comunità scientifica e accademica. Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica presso il Liceo De Castro di Oristano, Lugliè si era laureato in Lettere classiche (1987) presso l’Università degli Studi di Cagliari, specializzandosi successivamente in Archeologia-Preistoria (1998). Aveva ottenuto un Dottorato di Ricerca in Archeologia (Preistoria) presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 2006, con una tesi sulla Sardegna neolitica.
Dal 1998, è stato un punto di riferimento per l’Università di Cagliari, ricoprendo vari ruoli, tra cui la direzione del LASP – Laboratorio di Antichità Sarde e Paletnologia. Ha svolto tutta la sua carriera accademica presso l’Ateneo, passando dal ruolo di ricercatore a quello di professore associato, e infine a quello di professore ordinario per il settore L-ANT/01 Preistoria e Protostoria.
La sua ricerca, sempre all’avanguardia, ha contribuito enormemente alla comprensione della preistoria della Sardegna e della regione mediterranea in generale. Autore di tre monografie e di oltre 130 articoli in riviste nazionali e internazionali, Lugliè ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali, contribuendo significativamente alla crescita della conoscenza della Sardegna preistorica.
“E’ una perdita gravissima e dolorosissima”, ha detto Giuliano Volpe, professore di Archeologia e presidente della Federazione delle consulte universitarie di archeologia, diffondendo la notizia tra i colleghi di tutta Italia.
“È un giorno triste per tutta la comunità accademica e studentesca. L’università di Cagliari perde un suo pezzo importante, come anche tutto il mondo della cultura sarda”, queste le parole del Rettore Francesco Mola nel ricordare il prof. Carlo Lugliè. “Uno stimato collega e un eccezionale professore, profondo conoscitore dell’archeologia e della preistoria sarda, e anche una persona dalle doti umane straordinarie. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella nostra Università, che, grazie alle sue ricerche e studi, è diventata protagonista nel panorama dell’archeologia.”