Cetamura: celebrazioni dei 50 anni dello scavo proseguono in Florida

TALLAHASSEH (FLORIDA), 9 SETTEMBRE – Continuano, adesso in Florida, le celebrazioni per i 50 anni dello scavo di Cetamura e dell’inaugurazione del Museo delle Origini del Chianti: due giorni di festeggiamenti a cui e’ stato possibile partecipare in persona e via Zoom.

“Excavating the Past, Molding the Future: Life at Cetamura del Chianti Through the Years,” e’ stato il tema della presentazione l’8 settembre alla Florida State University Heritage Museum dal punto di vista di uno studente di archeologia. Ha fatto seguito oggi una conferenza, nel giorno in cui ricorrono i 50 anni dall’apertura dello scavo il 9 settembre 1973, con una presentazione dello stato dell’arte della ricerca culminata in un brindisi di vino del Chianti.

 Sta intanto per chiudere i battenti la mostra aperta fino al fino al 15 settembre al nuovo museo civico Alle origini del Chianti nelle ex Cantine Ricasoli di Gaiole in Chianti. “Cetamura 50: Materiali, Persone, Ricordi” prende le mosse da quando, nel 1964, lo storico Alvaro Tracchi diede notizia al Soprintendente alle antichità d’Etruria del rinvenimento in località Cetamura, vicino a Badia a Coltibuono, di un insediamento etrusco “di una certa importanza”. Otto anni dopo Fred Licht, direttore dello Study Center di Firenze della Florida State University, chiese al ministero di poter scavare nella località segnalata da Tracchi. Il permesso arrivò nel febbraio del 1973 e già a settembre cominciarono le prime indagini.

Cetamura 50Da allora, con regolare continuità, la ricerca si è protratta fino ad oggi con l’ateneo della Florida in prima linea, impegnando gli studenti inizialmente durante lunghi fine settimana, poi, dal 1978, come programma di studi estivi. Per 50 anni si sono susseguite le scoperte di un quartiere artigianale, di un santuario con le iscrizioni graffite dei nomi degli offerenti e delle divinità etrusche, di decine di offerte votive, dell’insediamento romano e medievale, di due profondi pozzi che hanno restituito migliaia di manufatti e di testimonianze della flora e della fauna antiche e, infine, di un tesoretto di 194 monete d’argento, probabile paga di un veterano romano forse di ritorno dalla battaglia di Azio (31 a.C.).

Nancy de GrummondPubblicazioni scientifiche e divulgative, ma anche esposizioni temporanee hanno fatto conoscere, nel tempo, materiali e risultati delle indagini dirette dal 1983 dalla professoressa Nancy de Grummond, docente di etruscologia presso il Department of classics della Florida State University. Gli ultimi scavi hanno messo in luce i resti di un castello del dodicesimo secolo appartenente a una potente famiglia italiana di quel periodo. (@EtruscanTimes)

 

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