NEW YORK, 2 MAGGIO – “La collaborazione con gli Stati Uniti e’ straordinaria”: lo ha detto oggi a New York il Generale Vincenzo Molinese, Comandante dell’unita’ dell’Arma dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale. “In tempi recentissimi abbiamo potuto ottenere importantissime opere d’arte. L’auspicio per il futuro e’ ancora migliore di quello che e’ stato nel passato”, ha detto il capo della task force dell’Arma da oltre mezzo secolo in prima linea.
Molinese ha portato oggi all’ONU l’esperienza dell’Unita’ TPC: “Un’occasione imperdibile e straordinaria che ha consentito all’Italia e all’Arma dei Carabinieri per dimostrare la capacita’ operativa, addestrativa e tecnologica in materia di tutela e di salvaguardia dei beni culturali”, al termine una riunione in formula Arria del Consiglio di Sicurezza organizzata da Francia e Emirati Arabi Uniti con la co-sponsorship di Cipro e dell’Italia: “Al Palazzo di Vetro siamo considerata un unicum, e tali siamo, e noi mettiamo la nostra esperienza a disposizione di altri Paesi che ce ne facciano richiesta”.
L’obiettivo della riunione era di esaminare l’attuazione della risoluzione 2374 adottata nel 2017 dal Consiglio di Sicurezza su proposta di Italia e Francia, la prima nella storia dell’Onu interamente dedicata alla protezione dell’eredita’ culturale nei conflitti armati. “Le molte attivita’ di formazione che l’Arma dei Carabinieri svolge in questo settore sono la dimostrazione di quanto siamo considerati unici al modo. Ne faremo tanti, anche quest’anno, in particolare a Citta’ del Messico, formeremo Caschi Blu della Cultura di Paesi Andini con la collaborazione degli argentini che abbiamo formato lo scorso anno”. La formazione coinvolge forze di polizia anche turistiche “perche’ sono loro che devono garantire che le opere d’arte visitate da turisti che potrebbero avere altre intenzioni. La nostra capacita’ e’ consolidata da 54 anni siamo disponibili a formare colleghi con i quali ci possiamo confrontare nel corso delle nostre attivita’”.
La riunione e’ stata aperta dalla Direttrice dell’UNESCO Audrey Azoulay: “Dobbiamo mettere la protezione dell’eredita’ culturale al centro della pace e della sicurezza internazionale”, ha detto ricordando il peso della risoluzione 2347. Yemen e Ucraina oggi sono in prima linea come lo era ieri l’Iraq. Azoulay ha ricordato l’apporto dell’Arma a questo processo anche attraverso alla lotta al traffico.
Nel corso della sua presentazione, Molinese ha descritto alcuni dei programmi piu’ innovativi messi a disposizione dal nucleo TPC: tra questi il database Leonardo, creato per interfacciare con il “Database of illicitly stolen cultural properties”, la piu’ vasta al mondo nel settore: oltre 200 mila eventi e circa sette milioni di oggetti sono stati archiviati al 20 aprile 2023, di questi 1,3 milioni possono essere oggetto di ricerca. L’applicazione – ha detto il Generale – permette a chiunque di contribuire alla lotta al traffico denunciando opere di dubbia origine anche attraverso la compilazione di un modulo specifico su un oggetto o un evento (ad esempio un furto), accelerando in tal modo le operazioni di ricerca e il recupero. C’e’ poi il progetto SWOADS (Stolen Works Of Art Detection System), attualmente in fase di finalizzazione, che permette, attraverso l’intelligenza artificiale, la raccolta automatica di dati dal web, il deep web, i social e le informazioni risultate da operazioni di controllo e di paragonarle con i contenuto fotografici e testuali registrati in Leonardo. Grazie a SWOADS l’Arma dei Carabinieri e’ stata insignita lo scorso marzo a Dubai del premio “Innovative Police Force Award” del Vertice Mondiale delle Polizie. (@OnuItalia)